Daniele Di Veroli

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Metaverso, moda o realtà?

Come creative technologist, sempre più clienti ed agenzie mi chiedono consulenza per quello che viene chiamato metaverso.

Ma cosa è realmente ? Per non sbagliare, la domanda l’ho girata a ChatGPT un software di intelligenza artificiale che interagisce in modo colloquiale.

Ecco la risposta:

Che cosa è il metaverso?

“Il metaverso è un concetto utilizzato in alcune opere di fantascienza e in alcuni ambiti della tecnologia per indicare una sorta di "universo virtuale" in cui gli esseri umani possono interagire e vivere in modo simile a come lo fanno nella realtà. Il termine è stato usato per descrivere una varietà di idee differenti, ma in generale si riferisce a uno spazio digitale in cui le persone possono creare, esplorare e interagire con altre persone e con i contenuti generati dagli utenti. Alcuni esempi di metaverso potrebbero essere i mondi virtuali creati in giochi online come Second Life, o le simulazioni 3D utilizzate in alcuni campi della scienza e dell'ingegneria.”

Bene e la vitual production?

“La virtual production è una tecnica di produzione audiovisiva che utilizza strumenti digitali avanzati per creare contenuti visivi in un ambiente virtuale, invece che nella realtà. Con la virtual production, i registi, gli attori e gli altri professionisti del cinema possono creare e manipolare gli ambienti, i personaggi e gli effetti speciali in tempo reale, senza la necessità di costosi e complessi set fisici o di riprese in location. Questo approccio offre una maggiore flessibilità e controllo nella produzione dei contenuti visivi, permettendo di creare mondi e situazioni che potrebbero essere difficili o impossibili da realizzare nella vita reale.”

Tutto corretto, forse basico, ma corretto.

In pratica il formato di dialogo consente a ChatGPT di rispondere alle domande di follow-up, ammettere i propri errori, contestare le premesse errate e rifiutare le richieste inappropriate.

A questo punto ho formulato la domanda fatidica!

Come metaverso e virtual production si possono fondere insieme?

“Il metaverso e la virtual production possono fondersi insieme in diversi modi. Ad esempio, il metaverso può essere utilizzato come ambiente in cui vengono realizzate le riprese di un film o di una serie televisiva utilizzando la virtual production. In questo caso, gli attori e il resto del cast possono muoversi e interagire in un mondo virtuale, come se fossero su un vero set, mentre i registi e gli altri professionisti possono controllare gli elementi del set e gli effetti speciali in tempo reale. Inoltre, il metaverso può essere utilizzato come piattaforma per la distribuzione dei contenuti visivi creati utilizzando la virtual production, permettendo agli spettatori di interagire con i mondi e i personaggi creati dai registi in modo immersivo.”

A questo punto forse i lettori più smaliziati, avranno capito il mio punto di vista!

Non si tratta semplicemente di “metaverso” che non sarebbe altro che la riproposizione fisica di internet in un spazio fisico e virtuale, ma di come un concetto meramente astratto può essere applicato alla produzione.

Ad esempio l’utilizzo delle HoloLens di Microsoft in fabbrica, aiutare gli operai ad imparare ad usare macchine complesse può essere considerato metaverso?
Direi di no!

Il tema è ben più complesso, nei prossimi articoli del blog, cercherò di fare chiarezza.