"L'obiettivo del blog è condividere contenuti di valore su innovazione e crescita personale, per comprendere quali i sono modelli ricorrenti, che portano al cambiamento ed al superamento dei propri limiti".
— Daniele Di Veroli
Phygital vs Metaverse
Sempre più clienti, amici e conoscenti, mi chiedono di spiegargli cosa è il metaverso ?
Per quella che è la mia percezione, e umilmente non credo di sbagliare, i budget si stanno spostando dalla pubblicità tradizionale, a quello che genericamente viene chiamato metaverso.
Ma cosa è davvero: un concetto filosofico? Una piattaforma? Una tecnologia?
Il trend è abbastanza chiaro: nel futuro andremmo a replicare internet nel mondo fisico, questa innovazione viene definita con il parola “phygital”
Il termine "phygital" si riferisce all'unione di elementi fisici e digitali in un'unica esperienza.
Il phygital è un concetto che si sta diffondendo sempre di più in molti ambiti, dal retail al turismo, alla formazione, e si basa sull'idea di integrare elementi digitali, come la tecnologia della realtà aumentata o della realtà virtuale, in ambienti o attività reali.
Ad esempio, in un negozio di moda il phygital potrebbe includere l'utilizzo di un'applicazione di realtà aumentata per mostrare come un capo di abbigliamento appare indossato, o l'utilizzo di una piattaforma di realtà virtuale per offrire una simulazione di un viaggio ai clienti.
In un'attività di formazione, il phygital potrebbe includere l'utilizzo di una piattaforma di e-learning combinata con sessioni di formazione dal vivo o la creazione di un'esperienza di realtà aumentata per rendere più coinvolgente l'apprendimento.
L'obiettivo del phygital è quello di creare esperienze ibride che integrino elementi fisici e digitali in modo armonioso, offrendo agli utenti un'interazione più coinvolgente e personalizzata.
Ma andiamo con ordine: quali sono le tecnologie che ad oggi lo definiscono? Principalmente due.
La realtà virtuale (VR) è un'esperienza immersiva che coinvolge l'utente in un mondo artificiale generato dal computer e viene spesso utilizzata per creare simulazioni di ambienti reali o fantasia, come giochi, filmati o esperienze di training. Per accedere alla VR, l'utente indossa un visore che mostra un ambiente tridimensionale generato dal computer, può interagire con esso utilizzando controller o movimenti del corpo.
La realtà aumentata (AR) è una tecnologia che sovrappone elementi virtuali a un ambiente reale, rendendo possibile l'interazione tra i due mondi.
Ad esempio, con l'AR è possibile visualizzare informazioni o oggetti virtuali su uno schermo o su un visore mentre si guarda il mondo reale attorno a noi.
Un esempio di utilizzo dell'AR è la visualizzazione di informazioni su una mappa mentre si cammina per strada, o l'aggiunta di effetti speciali durante una videoconferenza.
Quindi le stesse tecnologie su cui si fonda il cosidetto metaverso, che non è altro che l'insieme di tutti i mondi virtuali, sia realtà virtuale che realtà aumentata, che possono essere esplorati dall'uomo.
Il metaverso include sia mondi artificiali generati dal computer, come quelli dei giochi o dei film di animazione, sia mondi basati sulla realtà, come quelli utilizzati per la formazione o il lavoro a distanza.
Metaverso, moda o realtà?
Come creative technologist, sempre più clienti ed agenzie mi chiedono consulenza per quello che viene chiamato metaverso.
Ma cosa è realmente ? Per non sbagliare, la domanda l’ho girata a ChatGPT un software di intelligenza artificiale che interagisce in modo colloquiale.
Ecco la risposta:
Che cosa è il metaverso?
“Il metaverso è un concetto utilizzato in alcune opere di fantascienza e in alcuni ambiti della tecnologia per indicare una sorta di "universo virtuale" in cui gli esseri umani possono interagire e vivere in modo simile a come lo fanno nella realtà. Il termine è stato usato per descrivere una varietà di idee differenti, ma in generale si riferisce a uno spazio digitale in cui le persone possono creare, esplorare e interagire con altre persone e con i contenuti generati dagli utenti. Alcuni esempi di metaverso potrebbero essere i mondi virtuali creati in giochi online come Second Life, o le simulazioni 3D utilizzate in alcuni campi della scienza e dell'ingegneria.”
Bene e la vitual production?
“La virtual production è una tecnica di produzione audiovisiva che utilizza strumenti digitali avanzati per creare contenuti visivi in un ambiente virtuale, invece che nella realtà. Con la virtual production, i registi, gli attori e gli altri professionisti del cinema possono creare e manipolare gli ambienti, i personaggi e gli effetti speciali in tempo reale, senza la necessità di costosi e complessi set fisici o di riprese in location. Questo approccio offre una maggiore flessibilità e controllo nella produzione dei contenuti visivi, permettendo di creare mondi e situazioni che potrebbero essere difficili o impossibili da realizzare nella vita reale.”
Tutto corretto, forse basico, ma corretto.
In pratica il formato di dialogo consente a ChatGPT di rispondere alle domande di follow-up, ammettere i propri errori, contestare le premesse errate e rifiutare le richieste inappropriate.
A questo punto ho formulato la domanda fatidica!
Come metaverso e virtual production si possono fondere insieme?
“Il metaverso e la virtual production possono fondersi insieme in diversi modi. Ad esempio, il metaverso può essere utilizzato come ambiente in cui vengono realizzate le riprese di un film o di una serie televisiva utilizzando la virtual production. In questo caso, gli attori e il resto del cast possono muoversi e interagire in un mondo virtuale, come se fossero su un vero set, mentre i registi e gli altri professionisti possono controllare gli elementi del set e gli effetti speciali in tempo reale. Inoltre, il metaverso può essere utilizzato come piattaforma per la distribuzione dei contenuti visivi creati utilizzando la virtual production, permettendo agli spettatori di interagire con i mondi e i personaggi creati dai registi in modo immersivo.”
A questo punto forse i lettori più smaliziati, avranno capito il mio punto di vista!
Non si tratta semplicemente di “metaverso” che non sarebbe altro che la riproposizione fisica di internet in un spazio fisico e virtuale, ma di come un concetto meramente astratto può essere applicato alla produzione.
Ad esempio l’utilizzo delle HoloLens di Microsoft in fabbrica, aiutare gli operai ad imparare ad usare macchine complesse può essere considerato metaverso?
Direi di no!
Il tema è ben più complesso, nei prossimi articoli del blog, cercherò di fare chiarezza.