"L'obiettivo del blog è condividere contenuti di valore su innovazione e crescita personale, per comprendere quali i sono modelli ricorrenti, che portano al cambiamento ed al superamento dei propri limiti".

— Daniele Di Veroli

Daniele Di Veroli Daniele Di Veroli

"Il futuro dell'AI: ChatGPT promette molto ma è tutta davvero fuffa? Sam Altman ci dà una risposta"

Questo post non vuole essere polemico, ma un anno fa, non si faceva altro che parlare di NFT, due anni fa di criptovalute, oggi il protagonista è chatGPT

ChatGPT è un modello di linguaggio generativo sviluppato dal laboratorio di ricerca OpenAI. Utilizza l'intelligenza artificiale per generare testo scritto in modo autonomo, in base a un input iniziale.

Il modello è stato addestrato su una vasta quantità di testo presente in internet, rendendolo in grado di generare testo in diversi stili e su diversi argomenti, spaziando dalla scrittura creativa, alla generazione di risposte, alla traduzione automatica, e alla generazione di testo descrittivo.

ChatGPT può essere utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, tra cui la generazione di contenuti per i social media, la creazione di risposte automatiche per le chatbot, la generazione di testo per i giochi, e molto altro ancora.

La tecnologia di ChatGPT è in continua evoluzione e OpenAI sta lavorando per migliorare la sua capacità di comprendere il contesto e generare testo più fluido e naturale.

In sintesi ChatGPT è un avanzato modello di linguaggio generativo basato sull'intelligenza artificiale, che permette di generare testo in modo autonomo, e può essere utilizzato in una vasta gamma di applicazioni. Grazie alla continua evoluzione della tecnologia, si prevede che in futuro le sue capacità saranno sempre più sofisticate.

I creativi, quelli meno bravi intendo, hanno timore, di queste tecnologie, che invece andrebbero considerare, come una “leva” come fu per l’energia elettrica, il vapore od il mulino a vento.

Il tema però è un’altro, praticamente nessuno, ha raccontato, chi c’è dietro ChatGPT, ossia Sam Altman, non proprio un pivello.

Sam Altman è stato uno dei fondatori di YC e ha ricoperto il ruolo di Presidente dal 2014 al febbraio 2017.

Durante il suo mandato, ha aiutato a plasmare la visione e la strategia della società, e ha contribuito a sviluppare il programma di accelerazione per startup, che aiuta le giovani imprese ad acquisire competenze e a raccogliere fondi per crescere.

Y Combinator (YC) è una società di venture capital americana che investe in startup innovative. Fondata nel 2005, YC ha investito in alcune delle più grandi aziende tecnologiche del mondo, tra cui Airbnb, Dropbox, Stripe e molti altri.

La sua esperienza in YC è stata fondamentale per la formazione di Altman come imprenditore e investitore, e gli ha permesso di acquisire una profonda comprensione delle dinamiche del settore tecnologico e delle esigenze delle startup.

Nel 2015, Altman e alcuni dei suoi colleghi di YC hanno fondato OpenAI, un laboratorio di ricerca dedicato allo sviluppo di tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, come ChatGPT. Grazie alla sua esperienza in YC, Altman è stato in grado di utilizzare le sue competenze e la sua rete di contatti per raccogliere fondi e attrarre talenti per OpenAI, e ha contribuito a far crescere il laboratorio in una delle più importanti organizzazioni di ricerca sull'intelligenza artificiale del mondo.

Altman è stato anche un membro del consiglio di alcune aziende come Reddit, e ha scritto molti articoli e opinioni su questioni riguardanti la tecnologia e l’innovazione, ed è molto attivo nel campo dell'intelligenza artificiale e delle tecnologie avanzate, e ha spesso espresso la sua preoccupazione per i problemi etici che possono derivare dall'utilizzo di queste tecnologie.

Egli ha sostenuto che è importante che gli sviluppatori e gli utilizzatori di tecnologie come ChatGPT abbiano le competenze necessarie per utilizzarle in modo responsabile e per evitare problemi etici.

Vi allego una interessante intervista, dove Altman tratta molteplici temi, è un google talks del periodo in cui era CEO di Y Combinator.

Scopri di più
Daniele Di Veroli Daniele Di Veroli

Data wealth

Economia dei dati: benefici e opportunità

L'economia basata sui dati rappresenta un nuovo modello economico in cui i dati e la conoscenza diventano le risorse principali. Questo modello si differenzia da quello basato sui beni fisici, in cui le risorse principali sono le materie prime e le attrezzature.

Ci sono molte ragioni per cui l'economia basata sui dati può essere considerata superiore a quella basata sui beni fisici. In primo luogo, i dati sono una risorsa infinita, poiché possono essere raccolti, analizzati e utilizzati in modo illimitato. In contrasto, le risorse naturali sono finite e possono essere esaurite.

I dati possono essere utilizzati per creare valore in modi che i beni fisici non possono eguagliare. Ad esempio, i dati possono essere utilizzati per migliorare i processi produttivi, personalizzare prodotti e i servizi e creare nuove fonti di reddito, od essere utilizzati per creare efficienze e risparmi, come ad esempio nell'ottimizzazione dei trasporti e nell'ottimizzazione dei processi.

L'economia basata sui dati consente una maggiore flessibilità e velocità nell’ adattamento ai cambiamenti del mercato. Poiché i dati possono essere raccolti e analizzati in tempo reale, le aziende possono reagire rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei consumatori, ed idealmente, può contribuire a creare maggiore equità nella società. Poiché i dati possono essere condivisi e utilizzati da tutti, le opportunità economiche possono essere create per una gamma più ampia di individui e gruppi.

L'economia basata sui dati può essere vista come una forma di minimalismo economico, poiché essa consente di ottenere un maggiore valore dalle risorse disponibili.

Invece di accumulare beni fisici, l'economia basata sui dati incoraggia ad utilizzare i dati in modo efficiente e mirato, per creare valore e migliorare la qualità della vita.

In relazione a questo, le startup innovative basate sull'economia dei dati, come quelle della creator economy, hanno il potenziale per creare nuove opportunità economiche e trasformare i mercati esistenti.

La creator economy si basa sulla creazione e sulla distribuzione di contenuti digitali, basati sulla conoscenza.

Molte startup innovative hanno il potenziale per creare nuove fonti di reddito e trasformare i modelli di business esistenti.

Voi cosa ne pensate?

Scopri di più
Daniele Di Veroli Daniele Di Veroli

Phygital vs Metaverse

Sempre più clienti, amici e conoscenti, mi chiedono di spiegargli cosa è il metaverso ?

Per quella che è la mia percezione, e umilmente non credo di sbagliare, i budget si stanno spostando dalla pubblicità tradizionale, a quello che genericamente viene chiamato metaverso.

Ma cosa è davvero: un concetto filosofico? Una piattaforma? Una tecnologia?

Il trend è abbastanza chiaro: nel futuro andremmo a replicare internet nel mondo fisico, questa innovazione viene definita con il parola “phygital”

Il termine "phygital" si riferisce all'unione di elementi fisici e digitali in un'unica esperienza.

Il phygital è un concetto che si sta diffondendo sempre di più in molti ambiti, dal retail al turismo, alla formazione, e si basa sull'idea di integrare elementi digitali, come la tecnologia della realtà aumentata o della realtà virtuale, in ambienti o attività reali.

Ad esempio, in un negozio di moda il phygital potrebbe includere l'utilizzo di un'applicazione di realtà aumentata per mostrare come un capo di abbigliamento appare indossato, o l'utilizzo di una piattaforma di realtà virtuale per offrire una simulazione di un viaggio ai clienti.

In un'attività di formazione, il phygital potrebbe includere l'utilizzo di una piattaforma di e-learning combinata con sessioni di formazione dal vivo o la creazione di un'esperienza di realtà aumentata per rendere più coinvolgente l'apprendimento.

L'obiettivo del phygital è quello di creare esperienze ibride che integrino elementi fisici e digitali in modo armonioso, offrendo agli utenti un'interazione più coinvolgente e personalizzata.

Ma andiamo con ordine: quali sono le tecnologie che ad oggi lo definiscono? Principalmente due.

La realtà virtuale (VR) è un'esperienza immersiva che coinvolge l'utente in un mondo artificiale generato dal computer e viene spesso utilizzata per creare simulazioni di ambienti reali o fantasia, come giochi, filmati o esperienze di training. Per accedere alla VR, l'utente indossa un visore che mostra un ambiente tridimensionale generato dal computer, può interagire con esso utilizzando controller o movimenti del corpo.

La realtà aumentata (AR) è una tecnologia che sovrappone elementi virtuali a un ambiente reale, rendendo possibile l'interazione tra i due mondi.
Ad esempio, con l'AR è possibile visualizzare informazioni o oggetti virtuali su uno schermo o su un visore mentre si guarda il mondo reale attorno a noi.
Un esempio di utilizzo dell'AR è la visualizzazione di informazioni su una mappa mentre si cammina per strada, o l'aggiunta di effetti speciali durante una videoconferenza.

Quindi le stesse tecnologie su cui si fonda il cosidetto metaverso, che non è altro che l'insieme di tutti i mondi virtuali, sia realtà virtuale che realtà aumentata, che possono essere esplorati dall'uomo.

Il metaverso include sia mondi artificiali generati dal computer, come quelli dei giochi o dei film di animazione, sia mondi basati sulla realtà, come quelli utilizzati per la formazione o il lavoro a distanza.

Scopri di più